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Claudio Mari di ALICe Italia racconta la sua storia di ictus

22 Maggio 2024
Una storia di negazione, conseguenze e un campanello d'allarme

Immagina un tipico viaggio mattutino verso una riunione a Padova, in Italia. È lì che è iniziato tutto per me, solo un altro giorno, o almeno così pensavo. Ma una strana sensazione al volante della mia macchina ha dato il via a una catena di eventi che non avevo mai previsto. Non mi sentivo bene quella mattina, ma l'ho liquidata come se fosse solo un po' di influenza. Anche quando ho cominciato ad avere le vertigini e la gamba mi è diventata insensibile, ho continuato a ripetermi che non era niente di grave. È stato solo quando ho avuto difficoltà a parlare durante una riunione che ho capito che qualcosa non andava seriamente.

Lascio che qualcun altro mi accompagni al mio prossimo incontro. Sono tornato a casa e ho cenato. Mi sentivo peggio di minuto in minuto. Nonostante le suppliche di mia moglie, mi sono rifiutato di andare in ospedale. Ero convinto che avrei potuto resistere, anche se nel profondo avevo paura di aver avuto un ictus. Vedi, mia cognata ha avuto un ictus un anno prima, quindi conoscevo i sintomi

Mi sono detto 'faccio comunque una vita molto sana, faccio sport, non fumo da anni, quindi sicuramente non ho problemi', ma ho capito, anche se non volevo ammettilo, che era successo qualcosa di "grosso". Avevo smesso di prendere tutte le pillole che il mio medico mi aveva prescritto tempo fa, statine, aspirina e pillole per la pressione e avevo un lavoro molto impegnato che mi teneva regolarmente fuori casa, mangiando nei ristoranti.

Il giorno successivo le cose non fecero altro che peggiorare. Alla fine ho ceduto e sono andata in ospedale. Fu allora che tutto cambiò. Si scopre che avevo cercato di ignorare il mio ictus, pensando di essere sia Rambo (ero arrabbiato, ma questo non mi avrebbe preso) sia Peter Pan (non ho nemmeno cinquant'anni, sono troppo giovane per questo). Da quel momento in poi la vita è cambiata, non solo per me, ma anche per la mia famiglia.

Il mio messaggio per te: una cosa è certa; sai quando ti sta succedendo qualcosa di molto brutto. Riconoscetelo, conoscetelo! Non devi fingere di non accorgertene o di essere superiore. Se non hai tempo di fermarti per un controllo, il destino te lo fermerà. Ignorare i segnali di pericolo e pensare di essere troppo giovani o troppo invincibili porta solo a guai. Ascolta il tuo corpo e prenditi cura di te!

di Claudio Marì
ALICe

ALICe Italia O.D.V.
Associazione per la
Lotta all'Ictus Cerebrale

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